"novecento sul lago di como: pittura tra acque e monti” a villa carlotta

Segnalato da Antonella Maia

Antonella Maia

Categoria: Mostre

Data: dal 15 giugno 2013 al 07 luglio 2013

Indirizzo: Villa Carlotta - Tremezzo - Via Regina,2

Provincia: Como

Orario di apertura: dalle 9.00 alle 18.30 (museo) 19.30 (giardino)

Sito internet: www.villacarlotta.it

Referente: Segreteria

Per informazioni: 0344 - 40405

E-mail: segreteria@villacarlotta.it


  E' ampiamente targata Como la mostra che si terrà a Villa Carlotta - Museo e Giardino Botanico sul Lago di Como - da sabato 15 giugno a domenica 7 luglio dove saranno esposte importanti opere dei paesaggisti e astrattisti locali di caratura internazionale.
E' stato scelto dalla curatrice e critica d'arte Mariangela Previtera il cinquantennio del primo Novecento per dare anche quel tocco di straniamento che permette di comprendere passaggi epocali della pittura. I nomi dei protagonisti sono tutti altisonanti a partire da Manlio Rho, presente a Venezia fin dalle prime Biennali, che contribuì a rendere grande il movimento astrattista in Italia di cui faceva parte anche la vulcanica pittrice comasca Carla Prina. Galeotto fu per la nascita dell'astrattismo il testo della tesi di dottorato del grande critico Wilhelm Worringer "Astrazione ed empatia" pubblicato nel 1907 che trovò in Vasilij Kandisky e Mondrian alcuni antesignani della corrente. Alla base, la sistematica trasfigurazione della realtà attraverso la personalissima rappresentazione di forme, linee e colori mai dettate dal proprio modo di vedere ma secondo rigorosissimi canoni estetici volti a rappresentarla in modo rivoluzionario. Una rivoluzione spinta anche dalla incombente industrializzazione che anche qui a Como aveva trovato fertile terreno grazie alla produzione e alla lavorazione della seta. E in questo prodotto erano ben presenti i concetti di rigore, stile, precisione e modernità del colore. Non a caso nasce proprio qui i mitico "Gruppo Como", una delle correnti astrattiste italiane più autorevoli e significative.
Ma a fare grande Como ci sono stati anche pittori che prediligevano il figurativo e al contempo amavano avventurarsi in passeggiate davvero impegnative, se non talvolta, estreme. Pittori che non si limitavano a ritrarre, per quanto bello, ciò che c'era da vedere, ma che andavano proprio a cercarselo per realizzare tele con scorci di lago e montagne da mozzare il fiato. E' il caso del pittore-scalatore Luigi Binaghi famoso per aver conquistato ben 11 cime peruviane nel ‘58, o l'amico Vincenzo Schiavio, autodidatta geniale che aveva iniziato da giovanissimo a "pasticciare" con i colori in una tintoria e finì per esporre alla Biennale di Venezia e alla Quadriennale di Roma.
Del gruppo dei pittori comaschi che hanno rappresentato la "realtà" della prima metà del Novecento da punti di vista che si potrebbero considerare difficilmente raggiungibili fanno parte anche Paolo Discacciati e in particolare Baldassarre Longoni, infaticabile ascensionista al quale è stato dedicato nel 2001 un prezioso francobollo in seta che riproduce la sua tela "Como dall'alto".
Una “amarcord” di paesaggi, tra acque e monti che, attraverso le diverse interpretazioni degli artisti in mostra, consentirà al pubblico un viaggio nostalgico nei luoghi di un tempo ormai andato.



Segnala errore

Cerca eventi

Tipo   Prov.

Per poter commentare gli eventi devi essere un utente di IoArte!

Se sei un utente iscritto a IoArte devi prima effettuare il login!
Altrimenti iscriviti a IoArte, l'iscrizione è veloce e completamente gratuita.

Banner pubblicitari
Sostengono IoArte
Siti Amici