"liber'arte". calabrò, stafford e veccia espongono alla galleria ricasoli di arezzo

Segnalato da Marco Botti

Marco  Botti

Categoria: Mostre

Data: dal 20 dicembre 2023 al 29 dicembre 2023

Indirizzo: Galleria Ricasoli - Via Ricasoli, 34 - Arezzo

Provincia: Arezzo

Orario di apertura: tutti i giorni dalle 10.30 alle 19


AREZZO – Dal 20 al 29 dicembre 2023 la Sala Ricasoli, in via Ricasoli 34, ad Arezzo, ospita “Liber’Arte”, tripla personale di pittura di Francesca Calabrò, Joy Stafford e Annamaria Veccia.

Mercoledì 20 dicembre, alle ore 17, l’inaugurazione ufficiale presentata da Marco Botti alla presenza delle autorità provinciali.
L’evento espositivo, patrocinato dalla Provincia di Arezzo, sarà visitabile a ingresso gratuito tutti i giorni, con orario 10.30-19. Il 25 e il 26 dicembre la mostra rispetterà l’orario 10.30-12.30 e 16-19.30.
“Liber’Arte” è inserita nel calendario di “Tracce d’Arte”, rassegna del Cenacolo degli Artisti Aretini.

LA MOSTRA

Tre artiste legate dall’amicizia e della passione per l’arte, tre cifre stilistiche differenti che si incontrano e dialogano in maniera sorprendente all’interno del nuovo spazio espositivo del Palazzo della Provincia di Arezzo. È questa “Liber’Arte”, la mostra di pittura di Francesca Calabrò, Joy Stafford e Annamaria Veccia che caratterizzerà il periodo natalizio della Galleria Ricasoli, per la nuova tappa dell’iniziativa “Tracce d’Arte” promossa dal Cenacolo degli Artisti Aretini.

Francesca Calabrò presenta per l’occasione un nucleo di opere dove emerge l’indagine sempre più intensa sull’universo femminile. Nei suoi dipinti la figura umana è inserita nei paesaggi del cuore, ovvero la campagna e le architetture toscane, ma soprattutto scenari marini, che tuttavia vengono trasfigurati in ambientazioni oniriche e riconcilianti. Sono immagini filtrate dal sogno quelle che la pittrice restituisce all’osservatore, in cui la donna è immersa in una natura idilliaca e silenziosa. Tra un gesto materno, uno sguardo riflessivo e un altro più malinconico, la figura femminile si ammanta di un’aura poetica. L’utilizzo copioso del blu, nelle sue varie declinazioni, ci porta infine in una dimensione legata alla spiritualità e alle sfere superiori. “Il mondo della Calabrò non finisce là dove si vede – ha sottolineato Michele Foni e questa prospettiva d’infinito, resa più romantica da una gamma cromatica molto personale utilizzata con pennellata morbida, ci rende ancor più dolce il naufragare in questo immaginario pittorico”.

Dolcezza e poesia evocativa emergono anche dalle opere di Joy Stafford. Riconosciuta come una delle più autorevoli acquerelliste del territorio aretino, grazie anche alla formazione a Norwich, la patria dell’acquerello inglese, la pittrice propone deliziosi motivi floreali e alcuni scorci paesaggistici e architettonici eseguiti en plein air, in cui affiora la capacità di catturare le atmosfere del momento. Quando l’artista utilizza l’acquerello le combinazioni cromatiche sono delicate e tenui, quando usa l’olio i contrasti si fanno più marcati e la materia acquista vigore. In entrambi i casi, la ricerca sulla luce è di grande qualità.
“Le opere di Joy Stafford – ha detto Roberta Panichi mostrano sin dal primo sguardo le abilità tecniche e le capacità compositive di una pittrice che ha acquisito una notevole competenza nel disegno e un’innegabile padronanza delle infinite tecniche durante gli anni della formazione, ma che è riuscita a far proprie attraverso la continua voglia di sperimentare, cercare, scoprire”.

Il paesaggio e la rappresentazione della natura sono da anni i temi cardine dell’arte di Annamaria Veccia. Il suo amore per la pittura impressionista trasuda anche dalle tele esposte per la nuova mostra, in cui l’artista presenta scorci caratterizzati da colori puri e smaglianti e forti contrasti tra luci e ombre. Le pennellate immediate, cariche di energia e ricche di sfumature, hanno un tratto denso e distintivo. La pittrice riesce a catturare con rara sensibilità le proprie emozioni di fronte al mondo naturale e al suo mutare in base alle stagioni, agli eventi atmosferici e allo scorrere delle ore. “L’artista, ispirata dal paesaggio nel quale vive, conserva un meraviglioso attaccamento ai valori tradizionali e alla genuinità non solo nella pittura ma anche nella vita – ha scritto Letizia Lanzarotti. – Annamaria Veccia riesce a eternizzare i valori puri e autentici che il gesto artistico ha in comune con l'universo. Spontaneità e vivacità, le corde vibranti di una vita che nasce, cresce e muore, nei ritmi dell'uomo e della natura”.

BREVI BIOGRAFIE

Francesca Calabrò è nata ad Arezzo e vive nella Val di Chiana aretina. Da sempre ama le arti e in particolar modo la pittura. Nel tempo ha approfondito le tecniche seguendo corsi di disegno, di nudo da vero e di pittura ad acquerello e olio. La sua creatività trae ispirazione dai luoghi delle proprie radici familiari, per questo nei paesaggi si trovano spesso scorci toscani, lucani e mediterranei in genere. Negli ultimi anni ha approfondito con importanti esiti il mondo femminile, dedicandosi allo studio anche introspettivo della figura umana. Attiva da anni in concorsi di pittura ed estemporanee in tutta Italia, ha ricevuto numerosi riconoscimenti come quelli al “Premio Nazionale di Pittura Città di Civitella” nel 2012 e nel 2018, alla Mostra Internazionale di Arti Visive “Omaggio a Gino Severini – Premio città di Cortona” nel 2013, nel 2015 e nel 2017, alla Mostra Internazionale di Arti Visive “Omaggio a Gino Severini - Premio Lucignano” nel 2016, al “Concorso di Pittura Roberto Quacquarini" di Bastia Umbra nel 2016, nel 2018, nel 2019 e nel 2021, al “Premio Villa Cappelletti” a Garavelle di Città di Castello nel 2019, al “Premio Biennale Nazionale di Pittura del Carnevale di Foiano” nel 2022. Tra i primi premi ottenuti si ricordano quelli alla “Biennale d’Arte” di Città di Castello del 2017, al “Trofeo Artistico Madonna del Latte” di Città di Castello del 2019 e alla “Mostra Concorso Artistica Percorsi di Libertà” di Assisi nel 2023. Francesca Calabrò fa parte del Cenacolo degli Artisti Aretini e della Compagnia degli Artisti di Sansepolcro, con cui espone nell’ambito delle iniziative organizzate dalle due associazioni.

Joy Stafford è nata a Bromley, a sud di Londra, ma ha studiato alla Norwich School of Art, dove si è laureata in pittura nel 1978. Abita e porta avanti la sua attività artistica a Sansepolcro dal 1983. L’artista predilige dipingere con acquerello, olio e pastello, ma da anni ha scoperto anche il mondo della vetrofusione. Fin dai tempi dei suoi studi a Norwich, Joy Stafford si è appassionata al paesaggio figurativo, ma lavorare con il vetro le ha aperto nuovi orizzonti sul fronte dell’astrattismo. Ama dipingere en plein air ed è affascinata costantemente dal “genius loci” del territorio in cui lavora. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti in concorsi di pittura estemporanea del Centro Italia, classificandosi al primo posto a Badia Tedalda, Bastia Umbra, Cavriglia, Città di Castello, Foiano della Chiana, Giano dell’Umbria, Monterchi, Sansepolcro e nelle frazioni aretine di Giovi e Rigutino. Negli anni la pittrice ha esposto in mostre personali e collettive in tutta Italia e all’estero. Tra le principali personali recenti si ricordano “It seems to me” del 2016 nel Museo Michelangiolesco di Caprese Michelangelo e “Watercolors” alla Galleria Ambigua di Arezzo. Nel 2018 ha dipinto il drappo per il Palio della Balestra di Sansepolcro. Nel 2023 ha rappresentato il Regno Unito a “Stati d’Arte” di Spello. Le sue opere sono presenti nelle collezioni private di Germania, Giappone, Inghilterra, Stati Uniti, Nuova Zelanda e Svizzera. Accanto all’attività artistica, da anni Joy Stafford impartisce lezioni di pittura per bambini e adulti. La pittrice è attiva all’interno del Cenacolo degli Artisti Aretini e della Compagnia degli Artisti di Sansepolcro.

Annamaria Veccia è nata a Roma da padre campano e madre veneta, discendente di una famiglia che ha dato nomi illustri al mondo dell’arte come Pompeo Marino Molmenti e Pompeo Gherardo Molmenti. Frequenta il primo anno di Liceo artistico a Verona, prima di trasferirsi a quello di Firenze, dove si diploma nel 1972. In seguito frequenta i corsi alla sezione Nudo dell’Accademia di Belle Arti. L'incontro con Pietro Annigoni è fondamentale, perché ne diventa allieva dedicandosi ai ritratti e frequentando il suo atelier. Con il tempo l’artista si appassiona alla corrente impressionista. Del 1977 è la su prima personale al Circolo Ufficiali di Firenze. Dopo l’esperienza fiorentina, dove ha modo di collaborare con la Galleria Alcyone e la Galleria Il Gabbiano, si sposta nel 1986 a Perugia. Dal 1996 vive e Sansepolcro, dove porta avanti il filone paesaggistico e approfondisce la vetrofusione. Accanto alla sua attività pittorica, da anni impartisce corsi di pittura e disegno per giovani e adulti, dipinge dal vivo durante concerti per solo pianoforte in Toscana e Umbria e conduce laboratori d’arte nelle scuole primarie di Sansepolcro, Cospaia e Castiglion Fiorentino. Attiva all’interno del Cenacolo degli Artisti Aretini e della Compagnia degli Artisti di Sansepolcro, La pittrice ha esposto con personali e collettive in Italia, Inghilterra e Principato di Monaco e partecipato a estemporanee di pittura e concorsi d’arte, dove ha ottenuto vari riconoscimenti e vinto il “Concorso di Pittura Roberto Quacquarini" di Bastia Umbra nel 2018 e il “Trofeo Artistico Madonna del Latte” di Città di Castello nel 2017. Le sue opere sono nelle collezioni pubbliche e private di Italia, Germania e Inghilterra.



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