Visibile e invisibile - confine evanescente tra corpo e spirito

Visibile e invisibile - confine evanescente tra corpo e spirito Segnalato da Mazzocca&pony

Mazzocca&pony

Categoria: Mostre

Data: dal 27 agosto 2011 al 24 settembre 2011

Indirizzo: Via Roma 38

Provincia: Treviso

Orario di apertura: 10-12,30 e 15,30 - 19

Sito internet: www.castellanoartecontemporanea.com

Referente: Beppe Castellano

Per informazioni: 3480302605

E-mail: info@castellanoartecontemporanea.com


 

Mazzocca&Pony, è il  nome d'arte di Luigina Mazzocca. Nata nel 1963, vive e lavora a Castelfranco Veneto (TV).

Dopo gli studi artistici, approfondisce la sua formazione nel campo ceramico e nel restauro di affreschi. A marzo 2011 firma il manifesto "Nostra dialettica – dialettica delle emozioni per l’arte come bellezza” assieme ad altri sei artisti emergenti veneti. La sua è una ricerca continua per esternare il proprio essere che attraversa numerosi cicli artistici. Dal 2007 rincorre una poetica partendo dall’abito come indumento fisico allegorico con il quale giungere a uno spazio lirico, solo mentale, quasi impalpabile. Con una visione staccata dalla realtà, ma con lucidità quasi chirurgica, vuole vedere oltre. La storia di oggi non le interessa più, sente la situazione politica e sociale pesante come un macigno. Il suo è un bisogno di elevazione, di riscoprire la purezza primordiale e immortale. Ritiene che la sorgente di "acqua viva", indispensabile per la purificazione e quindi per la vita futura, si trovi nello strato invisibile di ogni persona. Non segue nessuna dottrina preordinata, è anarchica e insofferente verso tutte le "verità" indiscusse e tutti i fanatismi che portano alla presunzione di avere la Conoscenza in tasca.                                            

Per le sue opere si serve di componenti di fotografia, installazioni, luci a led, sculture e infine pitture e incisioni per testimoniare il suo “stato sospeso”, dove il tempo non esiste più.

Sarà quindi una mostra che racconta il suo Eden, titolo tra l’altro di alcuni suoi lavori, in cui il visitatore non potrà fare a meno di provare sensazioni di curiosità e… benessere.

 

 

Visibile e Invisibile, ovvero il daimon  tutto socratico di un’artista: Mazzocca&Pony.

Il nome d’arte scelto da Luigina Mazzocca è anch’esso indizio e sintesi di un’incessante ricerca artistica e interiore. Una caccia continua all’essenza o sostanza  delle cose che, in questa mostra di oltre cento opere, raggiunge un punto di approdo, ma in quanto approdo altro non è che tappa per un nuovo viaggio all’interno di se stessa.

 L’artista afferma che: “la sorgente di acqua viva, indispensabile per la purificazione e quindi per una vita migliore si trovi nello strato invisibile di ogni persona”.

Per questo parte dalla “buccia” e la elimina strato dopo strato.

 I capi di vestiario reali, immagine esterna e status simbol di ognuno, vengono sublimati in tanti simulacri di un ex “essere fisico”. Passo dopo passo, il capo d’abbigliamento diventa in un primo momento rigido e pietrificato, in seguito, si fa meno “reale: diventa disegno, fotografia, incisione, intreccio metallico, carta, ammasso di fiori (alcuni dei quali si radicano in antichi tronchi, figli della Dea Gaia) per poi giungere infine ad essere solo aria, o ombra, o luce.

 Mazzocca&Pony parte quindi dalla materia e dalla vanità (gli abiti-specchio incisi) per cercare di raggiungere la vera essenza.

 È interessante notare come l’artista tenda a giungere e arrivare alle stesse conclusioni di filosofi mai conosciuti o studiati come Socrate (l’anima come coscienza pensante di ognuno va oltre i sensi nell’uomo. Non solo corpo, ma anche ragione

 

, pensiero, ricerca della conoscenza che occorre rivolgere ad indagare la propria essenza), Platone (che definisce l’essenza “idea”, in contrapposizione all’opinione) o Aristotele (secondo il quale senza la “sostanza-essenza” tutte le altre cose non hanno alcun senso).

 

 Entrare, sostare fra le opere visibili e soprattutto fra quelle “invisibili”, stimola il ripercorrere a ritroso anche la nostra storia, alla ricerca del proprio daimon che incessantemente ci spingerebbe verso il bello, verso la scoperta e quindi la Conoscenza dell’essenziale.

 

Beppe Castellano

 

 

 



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