Ritraendo

Segnalato da Gaia Bertani

Gaia Bertani

Categoria: Mostre

Data: dal 10 luglio 2015 al 27 settembre 2015

Indirizzo: Via Tione, Villimpenta

Provincia: Mantova

Referente: Nicla Ferrari

Per informazioni: 0376 756608

E-mail: castelloinarte@libero.it


 Da venerdì 10 luglio a domenica 27 settembre 2015 avrà luogo presso  la “Casa del Custode” del Castello Scaligero-Gonzaghesco di Villimpenta (MN),  la mostra collettiva Ritraendo, promossa dal Comune di Villimpenta – Assessorato alla Cultura, patrocinata dalla Provincia di Mantova e in collegamento con Sistema Museale Mantovano, Sistema Bibliotecario Grande Mantova, Sistema Po Matilde, Regge dei Gonzaga.

In mostra  40 opere di dodici artisti selezionati in ambito nazionale, alcuni più noti, altri emergenti , che si confrontano sul tema del ritratto nelle sue svariate accezioni spaziando tra pittura, scultura ed installazione.

 L’allestimento delle opere di Marco Arduini, Nicoletta Bagatti, Fausto Beretti, Nadia Bordanzi, Ivan Cantoni, Myriam Cappelletti, Emanuela Cerutti, Cristina Davoli, Roberta Diazzi, Arnaldo Negri, Daria Palotti, Oscar Piovosi diventa un gioco di rimandi nei quali il ritratto si pone come un “ veicolo”  per comunicare altro.  L’artista, “ritraendo”, si spinge oltre ciò che appare, l’opera si carica di contenuti  intrinsechi che andando oltre l’immagine rappresentata si fanno evocativi di quesiti ed incertezze, di straniamenti e di dualità interiori.

Seguendo dunque il percorso della mostra, colpiscono gli sguardi indecifrabili delle giovani protagoniste  negli oli su tela di grandi dimensioni di Nadia Bordanzi, carichi di tutti gli interrogativi  che la giovane età porta con sè. Negli acquerelli di Arnaldo Negri, ritrattista perlopiù di soggetti femminili espressi efficacemente con pulizia di segno e di pennellata, sono ancora gli sguardi i protagonisti: diretti, in qualche caso sfrontati o persino provocatori. Nei recenti ritratti in terracotta di Fausto Beretti, sono sempre presenti sensazioni  di attesa, di intimo tormento o di sospensione spirituale che emergono attraverso i tratti dei soggetti rappresentati anche grazie ad un sovente sviluppo in verticale delle composizioni e alla tecnica di non finito. Una serie di recenti oli su tela di Oscar Piovosi ritrae i giovani che l’artista osserva per le strade affollate delle nostre città, decontestualizzandoli e raccontando di una forse troppo tecnologica e straniante realtà che li circonda, e al tempo stesso li isola dagli altri. Nicoletta Bagatti presenta in mostra tre oli su tela nei quali, gli sguardi di altrettanti segugi, sono narrati con singolare afflato. Bagatti ne coglie l’anima e li rende metafora di luoghi comuni e di stereotipi dalla cui prigionia essi sembrano volersi sfilare. Ivan Cantoni, personalità poliedrica, studioso di storia dell’arte e scultore, nelle sue terrecotte dipinte, rese con estrema cura nei dettagli, ritrae spesso fanciulli o adolescenti  fermando nel tempo gli istanti di straniamento e di meditazione tipici delle età evolutive. La donna e la bambina  giocano a vivere nella stessa persona nell’installazione “C’era una volta” di Emanuela Cerutti, che “posa” in una sequenza di  autoritratti fotografici poi elaborati digitalmente,  interpretando le due anime che abitano nella stessa persona ed esplorano il bosco della vita; una serie di  elementi simbolici rivelano temperanze, fragilità  e sogni, in bilico tra le incertezze della maturità e la serenità infantile. L’autoritratto ritorna negli acrilici su tavola di Daria Palotti, che esprimendosi con una delicata vena surreal-pop presa a prestito dall’illustrazione, presenta in mostra tre opere recenti della serie “Ancora viva e vegeta” nelle quali, in equilibrio giocoso tra il mondo dell'infanzia e quello degli adulti, si mescola con una natura buona e accogliente, unico vero rifugio. Nell’opera  "MariaLuisa/il persistente fruscio del tempo” di Myriam Cappelletti, una reminiscenza di ritratto aulico cambia volto, perde la sua solennità e si fa trasparente, si fa tessuto leggero, si fa materico, si fa “scrittura”, diventa cattedrale di carta. Di carattere decisamente contemporaneo sono i ritratti di Cristina Davoli, che nella sua recente ricerca osserva e ritrae conoscenti, prevalentemente giovani uomini resi con pennellate leggere e tavolozza essenziale. Segno caratteristico: una sorta di maschera naturale (la barba) che oltre a rispecchiare un fenomeno di costume induce a riflessioni sull’identità; in mostra oli su tela della serie “Ancora io”. Artista poliedrica e ritrattista di esperienza, Roberta Diazzi spicca per il codice espressivo riconducibile ai grandi della Pop Art internazionale.  Soggetti delle opere in mostra sono l’artista stessa e il figlio, resi con campiture piatte e colori decisi, in qualche caso impreziositi da luccicanti paillettes e swarovski. Il lascito di un nostro passato prossimo che ha lasciato in eredità il ricordo di giorni sereni e del boom economico è il codice di lettura delle opere di Marco Arduini. Egli ritrae famiglie felici in partenza per le vacanze o momenti di svago tra bolidi coloratissimi, spesso tra i volti che si affacciano dai finestrini si riconoscono i committenti della sue opere, ma soprattutto il suo è il “ritratto di un’epoca felice” .

 

La mostra sarà visitabile dal 10 maggio al 27 settembre 2015 con i seguenti orari:

Sabato 17.30-19.30 / Domenica 10.30-13.00

In occasione della Tradizionale Fiera di Luglio, aperture straordinarie con visite guidate al castello e alla mostra:

•             11 - 12 - 13 - 14   Luglio    20.30-24.00

Ascensore per disabili.

Ingresso libero.

Tel. 0376 667508 - Indirizzo: Via Tione, Villimpenta (MN)



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