Performance di rosa didonna “orfeo ed euridice”?

Segnalato da Rosa Didonna

Rosa  Didonna

Categoria: Mostre

Data: dal 03 novembre 2012 al 20 novembre 2012

Indirizzo: ugofoscolo

Provincia: Bari

Orario di apertura: 10/13/17/20,30

Sito internet: www.youtube.com/user/globalartdidonna info@globalartweb.org www.rosadidonna.jimdo.com

Referente: globalart

Per informazioni: 080 4782863--- 3471843201

E-mail: info@globalartweb.org


 

 

Il terzo luogo nella performance di Rosa Didonna “Orfeo ed Euridice”?

SABATO 3 NOVEMBRE 2012 alle ore19,30 performance "Orfeo ed Euridice" di Rosa Didonna
introduce Sabrina Delliturri
Musiche di Ivan Piepoli
Danza di Liliana Delliturri e Breathing Art Company
Con la partecipazione di Colorata TV di Vito Giuss Potenza e Roberto Pascale
.

Le leggende su Orfeo raccontano  origini diverse, alcune vogliono Orfeo figlio di Eagro, re della Tracia, e della musa Calliope, altri raccontano che Orfeo era figlio del dio Apollo e della Musa Clio.

Le leggende concordano sul fatto che fu Apollo a donargli la lira e che furono le Muse ad insegnargli ad usarla. Orfeo divenne un abilissimo musico e un geniale poeta, la sua musica e i suoi versi erano così dolci e affascinanti che ogni essere vivente si avvicinava per ascoltarlo.

Orfeo si era innamorato ed aveva sposato la ninfa dei boschi Euridice, la quale un giorno sfuggendo ad  un innamorato sgradito, Aristeo, era stata morsa da un serpente nascosto tra l'erba alta ed era morta all'istante.

Orfeo, impazzito dal dolore e non riuscendo a concepire la propria vita senza la sua sposa decise di scendere nell'Ade per cercare di strapparla dal regno dei morti.

Con la sua musica riuscì ad azzittire Caronte e lo traghettò sull'altra sponda del fiume Stige.

Una volta giunto alla presenza del dio Ade e sua moglie Persefone, Orfeo iniziò a cantare la sua disperazione e la sua solitudine e nel canto mise tanta abilità e tanto dolore che gli stessi signori degli inferi si commossero e per la prima volta nell'oltretomba si conobbe la pietà .

Gli dei degli Inferi concessero ad Orfeo di ricondurre Euridice nel regno dei vivi, ma ad una condizione: durante il viaggio verso la luce ed il mondo dei vivi, Euridice avrebbe dovuto seguire Orfeo lungo la strada buia degli inferi e lui non avrebbe mai dovuto voltarsi a guardarla.

Durante il viaggio, un sospetto cominciò a farsi strada nella  mente di Orfeo, pensando di condurre per mano un'ombra e non Euridice.

Dimenticando così la promessa fatta, si voltò a guardarla, ma nello stesso istante in cui i suoi occhi si posarono sul suo volto, vide Euridice venire risucchiata indietro e morire ancora.  Euridice svanì ed Orfeo assistette impotente alla sua morte, per la seconda volta.

Invano Orfeo per sette giorni cercò di convincere Caronte a condurlo nuovamente alla presenza del signore degli inferi ma questi per tutta risposta lo ricacciò alla luce della vita.

Da allora Orfeo suonò con la sua lira solo melodie malinconiche, in onore della sua sposa che non era riuscito a strappare ad Ade, rifugiato sul monte Rodope, in Tracia, trascorrendo il tempo in solitudine e nella disperazione. Apollo, dopo aver fatto tacere la voce di Orfeo, perchè non si dimenticasse di lui, decise di porre l'immagine del musico nel cielo che divenne la costellazione della Lira.

 Quale realtà rappresenta” Il terzo luogo” nella performance di Rosa Didonna “Orfeo ed Euridice

Nella performance di Rosa Didonna Orfeo ed Euridice succede che Orfeo riesce a ricondurre Euridice alla vita che rivive materializzandosi nella nostra società grazie ad una delle sue preziose performance  “Arte – La mia seconda pelle”, creando un epilogo differente che evidenzierà la pietà divina degli dei degli Inferi .
Durante una notte di luna piena, in prossimità delle profondità degli abissi,succede che
 Orfeo riesce ad ottenere la pietà di Caronte e lo conduce nuovamente alla presenza del signore degli inferi ma questa volta il pegno da pagare era la sua cecità che Orfeo accettò per amore della sua Euridice a non vedere in eterno la luce e a non godersi  la vista della bellezza della sua amata che nel frattempo  la sua pelle si era sfibrata e che lui dovette curarla con le sue lacrime. Poteva solo ascoltare la sua voce cantare le sue melodie contento e felice di avere concesso il dono rigeneratore della vita cui la sua amata Euridice aveva tanto agognato. Si può dire con certezza che sotto la parola "mousiké" arte delle muse i Greci posero non soltanto l'arte dei suoni ma tutto un complesso di attività comprendenti le arti sorelle la poesia e la danza come anche la medicina e le pratiche magiche, ma soprattutto testimonia la funzione della musica anche nei suoi legami con la religione e con la vita. Rosa Didonna con  la sua Performance muta la celebre storia  di Orfeo  ed Euridice rappresentando un richiamo dello svecchiamento dell’arte nella società odierna  e lo fa con tale potenza da fermare e mutare il normale corso di uno storico mito  ridonando alla società la musica e il  canto di Orfeo ed Euridice per  procurare piacere di natura così particolare da tramutarsi in incantesimo dove il fruitore può immergersi  in una sfera tra immaginazione e realtà. In effetti se da una parte una corrente del pensiero greco ha concepito l’arte come un fattore di civiltà, come una componente essenziale nell'educazione dell'uomo e a sua volta come educatrice, coordinatrice ed elemento di armonizzazione di tutte le facoltà umane, nello stesso tempo è  legata alle potenze del male e del bene, capace di guarire, di innalzare l'uomo alla divinità come di precipitarlo tra le forze del male. Quindi l’arte assume la dimensione del rito religioso ed ha un esito medico curatore di ogni male. L’arte  di Rosa Didonna si avvale di un linguaggio universale che supera le distanze, demolisce le differenze e conferisce a tutti dignità. La sua vita diviene teatro e palcoscenico in cui la soggettività diventa oggettività identificandosi completamente nell’assoluto dello svecchiamento dell’arte.

La mostra sarà visitabile dal 20 ottobre al 20 novembre 2012, tutti i giorni dalle 9 alle 12,30 e dalle 18 alle 20,30. La domenica è chiuso. ingresso libero.


GALLERIA GLOBALART
Via Ugo Foscolo 29
70016 Noicattaro (Bari) 
0804782863 / 3471843201 www.youtube.com/user/globalartdidonna 
info@globalartweb.org www.rosadidonna.jimdo.comLa mostra sarà visitabile dal 20 ottobre al 20 novembre 2012, tutti i giorni dalle 9 alle 12,30 e dalle 18 alle 20,30. La domenica è chiuso. ingresso libero.

La mostra sarà visitabile dal 20 ottobre al 20 novembre 2012, tutti i giorni dalle 9 alle 12,30 e dalle 18 alle 20,30. La domenica è chiuso. ingresso libero.


GALLERIA GLOBALART
Via Ugo Foscolo 29
70016 Noicattaro (Bari)
0804782863 / 3471843201
www.youtube.com/user/globalartdidonna
info@globalartweb.org
www.rosadidonna.jimdo.com

La mostra sarà visitabile dal 20 ottobre al 20 novembre 2012, tutti i giorni dalle 9 alle 12,30 e dalle 18 alle 20,30. La domenica è chiuso. ingresso libero.


GALLERIA GLOBALART
Via Ugo Foscolo 29
70016 Noicattaro (Bari)
0804782863 / 3471843201
www.youtube.com/user/globalartdidonna
info@globalartweb.org
www.rosadidonna.jimdo.com

 

 

 

 



Segnala errore

Cerca eventi

Tipo   Prov.

Per poter commentare gli eventi devi essere un utente di IoArte!

Se sei un utente iscritto a IoArte devi prima effettuare il login!
Altrimenti iscriviti a IoArte, l'iscrizione è veloce e completamente gratuita.

Banner pubblicitari
Sostengono IoArte
Siti Amici