Metamorfosi

Metamorfosi Segnalato da Luigilatino

Luigilatino

Categoria: Mostre

Data: dal 27 giugno 2010 al 10 luglio 2010

Indirizzo: corsp porta luce 56-galatina

Provincia: Lecce

Orario di apertura: 18-22

Referente: luigi latino

Per informazioni: 3203318527

E-mail: latinart@libero.it


Il 27 giugno 2010, alle ore 20,30, nei locali della Galleria Santoro, Corso Porta Luce, 56, a Galatina, sarà inaugurata, alla presenza del Sindaco di Galatina Dott. Giancarlo Coluccia, la mostra personale di Luigi Latino dal titolo METAMORFOSI Arte contemporanea di Luigi Latino, a cura del portale galatina2000. La mostra rimarrà aperta fino al 10 luglio. All’interno l’intervista all’artista a cura di Gianluca Virgilio.

Luigi Latino, classe 1954, lunga la barba e di pel bianco mista: ecco un sommario ritratto dell’artista galatinese. Gli anni Settanta trascorsi nel Movimento, poi nella Lega dei Disoccupati, infine, nei primi anni Ottanta, l’approdo alla pittura, dapprima astratta, poi informale, come naturale e logica continuazione del desiderio di comunicare, di essere tra gli altri e insieme agli altri. Lo incontro nel suo Spazio Espositivo “Libera Arte Libero Pensiero”, Via Umberto I 35 a Galatina. Parliamo della mostra personale dal titolo METAMORFOSI. Arte contemporanea di Luigi Latino, a cura del portale galatina2000, che sarà inaugurata il 27 giugno 2010, alle ore 20,30 nei locali della Galleria Santoro, Corso Porta Luce, 56, sempre a Galatina. Durante la serata sarà proiettato un video ideato da Luigi Latino e realizzato da galatina2000.

Luigi, mi spieghi il titolo che hai ideato per questa tua nuova esposizione d’arte, “Metamorfosi”?

Il mio lavoro tende a raccontare attraverso immagini informali gli stati d’animo determinati dal momento che stiamo vivendo. Negli ultimi tempi nel nostro Paese si sono ristretti gli spazi di libertà e questa mostra vuole essere un sasso lanciato nelle stagno delle coscienze narcotizzate dal sistema mass-mediale odierno. Penso che negli ultimi anni sia avvenuta una vera e propria metamorfosi del potere. I potenti di una volta erano certamente dei lupi, ma conservavano l’ambizione di avere un posto nella storia, di lasciare un segno del loro passaggio, di farsi per così dire un nome, una fama; oggi invece il sentire della classe dominante è tutto appiattito sull’esistente, e si riduce alla volontà di arricchirsi a spese degli altri.

Cosa intendi per classe dominante?

La classe dominante è quella che detiene il potere economico e detta legge alla classe politica. I lupi si sono trasformati in piovre, e avvolgono coi loro tentacoli tutte le attività umane. I paesi occidentali sono in uno stato di fallimento non dichiarato, sotto ricatto di quelle che io chiamo le piovre economiche internazionali. Il lavoro stesso è sotto ricatto: si parla solo di Pomigliano, ma in Italia ci sono mille Pomigliano. Se il lavoro è sotto ricatto o non c’è proprio, questo significa che la libertà degli individui è messa in seria discussione. Rimane alle persone solo la libertà di accettare le condizioni delle piovre.

Puoi spiegare in che modo la tua arte riproduce l’analisi sociale che proponi?

Penso che l’arte sottintenda sempre un’analisi sociale, quale che sia: la mia si volge al lato negativo dell’umanità, ne rappresenta l’aspetto che solitamente è tenuto nascosto per ipocrisia e per malafede o anche per paura di guardare in faccia la verità. Faccio molto uso del materico: sabbia, carta, cortecce d’albero, bulloni, metalli vari, senza limitazioni di sorta; ogni tipo di materiale può essere utile ad esprimere quello che sento.

A me pare che ci sia nel tuo lavoro anche una attenta ricerca cromatica…

I colori sono determinanti nell’espressione artistica. Nel mio caso, uso i colori al posto delle parole, i colori esprimono il mio pensiero. Preferisco il nero, il grigio e il bianco, ma prediligo anche il rosso, che per me rappresenta il riscatto, la speranza, e una passione che sempre ritorna e che vorrei ritornasse anche negli altri.

Possiamo dire che la tua pittura ha, dunque, una vocazione comunitaria?

Certamente, nessuno può vivere solo per se stesso. Se l’arte ha un senso, questo senso non può che appartenere a tutti. intervista di Gianluca Virgilio

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