Luisa strocco - attrazione informale

Luisa strocco - attrazione informale Segnalato da Satura Art Gallery

Satura Art Gallery

Categoria: Mostre

Data: dal 04 febbraio 2017 al 18 febbraio 2017

Indirizzo: Piazza Stella 5/1

Provincia: Genova

Orario di apertura: 15 - 19

Sito internet: www.satura.it

E-mail: ufficiostampa@satura.it


 S’inaugura sabato 4 febbraio 2017 alle ore 17:00 nelle suggestive sale di Palazzo Stella a Genova, la mostra personale “Attrazione informale” di Luisa Strocco a cura di Andrea Rossetti. La mostra resterà aperta fino al 18 febbraio 2017 con orario 15:00 – 19:00 dal martedì al sabato.

 

Anzitutto è doverosa una minima premessa: in questa personale l'opera di Luisa Strocco non riempie le pareti per compiacere il narcisismo dell'artista stessa o del curatore. Attrazione informale va ipotecata come una mostra da ogni parte estranea all'andazzo preso dalle personali d'arte contemporanea ai tempi odierni. Non fa mancare il suo bel taglio da retrospettiva, ma sarebbe più corretto figurarsela mentalmente quale rentrée del pittoricismo pacato, e di un'artista allontanatasi dall'ambiente dell'arte per scelte personali e indipendenti.

Controllato espressionismo in cui si avvertono le puntellature dell'Astrattismo post-pittorico, un sistema visivo che il passare degli anni non ha alterato/derubricato a prodotto vintage. Luisa Strocco è protagonista col suo informale maturo in piccola taglia, meticoloso per creatività e prezioso nei gesti in cui l'artista ha compiuto stratificazioni piatte, mai tese ad uscire dalla loro bidimensionalità, neppure nel momento in cui l'artista ne rende trasposizioni nei termini formali e cromatici di puro paesaggismo.

E questo è un dato di fatto, perché par chiaro che la ricostruzione di una profondità pittorica non appartenga all'universo estetico della Strocco. Il fine più evidente dell'artista è altro, commisurato a stesure e tratti di pennello immancabilmente piatti, disponibili ad espandersi in una verticalità determinante nel supportare un moto d'estensione ascensionale. Moto contenuto per limiti fisici di spazio, per una pragmatica “convenzione” applicata alla “non convenzione” di servire i colori ad olio in interazione con la non-assorbenza della carta fotografica; in questo caso supporto per eccellenza, che garantisce il giusto grado di refrattarietà ad una pittura che intuitivamente studia con acume i rapporti superficiali, accostando cromatismi a modalità segniche in evoluzione. Trenta o più anni fa come oggi.



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