Leonor fini. memorie triestine

Leonor fini. memorie triestine Segnalato da Federica Studioprp

Federica Studioprp

Categoria: Mostre

Data: dal 26 giugno 2021 al 22 agosto 2021

Indirizzo: Polo Museale Magazzino 26, Porto Vecchio di Trieste

Provincia: Trieste

Orario di apertura: mercoledì e giovedì 10 · 13 e 17 · 20 / venerdì e domenica 10 · 13 e 17 · 21 / sabato 10 · 13 e 15

Come arrivare: autobus linea 6, fermata Polo museale

Sito internet: https://museodelmaretrieste.it/

Referente: Marianna Accerboni

Per informazioni: +39 345 7159132

E-mail: leonorfinimemorietriestine@gmail.com


 LEONOR FINI. MEMORIE TRIESTINE
Una mostra multimediale di pittura, luce, musica e percezione olfattiva,
che indaga per la prima volta sulla personalità e l’arte della grande pittrice attraverso la sua fondamentale formazione giovanile a Trieste
Polo museale del Magazzino 26 • Porto Vecchio di Trieste
26 giugno • 22 agosto 2021
mostra promossa da
Associazione Foemina APS • Trieste

in coorganizzazione con
Assessorato alla Cultura del Comune di Trieste

ideazione, allestimento e curatela
arch. Marianna Accerboni
inaugurazione
sabato 26 giugno ore 21

COMUNICATO STAMPA
Per cartella stampa e immagini in HD: http://bit.ly/LeonorFini2021

A 25 anni dalla morte di Leonor Fini, pittrice surrealista, ma anche costumista, scenografa, incisore, illustratrice e scrittrice di fama e frequentazioni internazionali, a Trieste, al Polo museale del Magazzino 26 in Porto Vecchio, la mostra multimediale di pittura, luce, musica e percezione olfattiva, intitolata Leonor Fini. Memorie triestine, propone dal 26 giugno al 22 agosto 2021 (inaugurazione sabato 26 giugno, ore 21.00) una rilettura del tutto inedita della personalità e della creatività dell’artista (Buenos Aires 1907 - Parigi 1996), analizzando il suo intenso e fondamentale rapporto con la città d’origine della madre. Trieste appunto, dove Malvina Braun condusse la figlia all’età di un anno e dove Leonor si formò sul piano artistico culturale e su quello umano e personale fino all’età di circa vent’anni, rimanendovi sempre molto legata.
Ideata e curata sul piano critico da Marianna Accerboni, la rassegna è promossa dall’Associazione Foemina APS in coorganizzazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Trieste, in collaborazione con la Biblioteca Statale Isontina di Gorizia, con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Laveno-Mombello (Varese) e il MIDeC - Museo Internazionale del Design Ceramico di Laveno-Mombello e la Media partnership del quotidiano Il Piccolo/GEDI Gruppo Editoriale.
Grazie a una ricca sequenza di testimonianze per la maggior parte inedite e rare (disegni, dipinti, acquerelli, incisioni di Leonor, porcellane decorate e bozzetti per le stesse, documenti, libri, affiche, lettere, foto, video interviste, abiti appartenuti all’artista e a un approfondimento sul piano letterario e grafologico della sua personalità), l’esposizione rivela, attraverso un totale di circa 250 pezzi, oltre al risvolto più intimo e privato della Fini, anche un approfondimento sul clima culturale della Trieste del Novecento. Una città allora avanzatissima e cosmopolita, sospesa tra pensiero mitteleuropeo e suggestioni italiane, dove Leonor visse nella casa materna, sempre in compagnia di un gatto, che sarebbe divenuto poi il leitmotiv principe della sua arte. La sua personalità si formò così a stretto contatto con quel colto milieu internazionale e d’avanguardia che connotava la città all’epoca, nel cui contesto la giovane pittrice ebbe modo di frequentare assiduamente personaggi triestini suoi coetanei, che sarebbero divenuti famosi a livello mondiale. Tra questi, per esempio, il futuro gallerista Leo Castelli, il famoso critico, estetologo e artista Gillo Dorfles, Bobi Bazlen, il grande traghettatore della letteratura dell’Est europeo in Italia, e il pittore Arturo Nathan, accanto a Italo Svevo e Umberto Saba.
Di particolare interesse, in mostra, sono il video con le interviste inedite della curatrice sulla Fini a Dorfles, a Daisy, la sorella di Nathan, e ad altri personaggi che la conobbero, e la sezione dedicata alle porcellane e alle terraglie forti decorate con decalcomanie tratte dai disegni di Leonor, finora mai citate nei numerosi cataloghi dedicati all’artista.
Dopo Trieste, la rassegna - già presentata con successo all’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles, dove la Fini è molto nota, essendo stata legata ai Surrealisti francesi, il cui linguaggio vanta in Belgio protagonisti internazionali quali Magritte e Delvaux - sarà allestita dal 7 ottobre al 12 novembre all’Istituto Italiano di Cultura di Parigi. Città in cui la pittrice, l’Italienne de Paris, come veniva chiamata in Francia, si era trasferita appena ventitreenne, guadagnando rapidamente largo consenso e rimanendovi fino alla morte. Come nelle altre sedi, la vernice sarà sottolineata da una performance multimediale di luce e musica e, a Trieste, anche olfattiva, ispirata alla Fini e creata site specific da Accerboni. Sarà realizzata una macroproiezione luminosa, mentre verranno eseguite dal vivo alcune composizioni surrealiste inedite create dal musicista italo-brasiliano Paolo Troni, ispirate a Leonor e concepite espressamente per la rassegna, che saranno quindi diffuse quale colonna sonora all’interno della sede espositiva durante tutta la durata della mostra. In occasione della rassegna è stato inoltre creato un profumo in edizione limitata dedicato all’artista e ispirato alla sua complessa personalità. Intitolata Lolò, il soprannome con cui i famigliari e gli amici la chiamavano a Trieste nel suo periodo giovanile, la fragranza verrà diffusa in mostra durante tutto il periodo espositivo, rappresentandone la “colonna olfattiva” e per tutte le signore ci sarà un piccolo cadeau con il profumo.
La mostra si situa in un ciclo di manifestazioni, ideato e curato da Accerboni e dedicato a personaggi internazionali della cultura triestina del ‘900, iniziato con la mostra Arturo Nathan. Silenzio e luce, concepita per celebrare il pittore anglo-indo-triestino, grande amico di Leonor e di Dorfles, e proseguito con l’Incontro multimediale con Umberto Saba per ricordare il centenario dell’inizio dell’attività a Trieste della libreria di uno dei maggiori poeti italiani del ‘900, e con la mostra Il segno rivelatore di Gillo, dedicata al grande critico e pittore triestino. Il percorso prosegue ora a Trieste con la mostra sulla Fini, che poi si trasferirà a Parigi, per testimoniare anche il particolare milieu culturale d’avanguardia e cosmopolita della Trieste del primo Novecento e tra le due guerre. Nathan, Saba, Dorfles e la Fini sono infatti delle personalità che negli anni Venti e Trenta si conobbero e si frequentarono a Trieste assieme a Bobi Bazlen, Leo Castelli e Svevo, prima di decollare verso l’internazionalità.
Tutte le manifestazioni del ciclo presentano un’impronta multimediale, proponendo a ogni inaugurazione una diversa performance di luce e musica, creata da Accerboni site specific per ogni sede.

LEONOR FINI. MEMORIE TRIESTINE
DOVE: Polo museale del Magazzino 26 · Porto Vecchio · Trieste
QUANDO: 26 giugno · 22 agosto 2021
ORARIO: mercoledì e giovedì 10 · 13 e 17 · 20 / venerdì e domenica 10 · 13 e 17 · 21 / sabato 10 · 13
e 15 · 21 · lunedì e martedì chiuso (autobus linea 6, fermata Polo museale)
A CURA DI: Marianna Accerboni
CATALOGO: sì
COSTO BIGLIETTO: € 5,00 (alle signore un cadeau con il profumo inedito Lolò)

INFO:
leonorfinimemorietriestine@gmail.com

Marianna Accerboni
Viale della III Armata, 1
34123 · Trieste
tel. +39 040 307321
cell. +39 335 6750946
contatto skype: marianna.accerboni
marianna.accerboni@gmail.com

mostra promossa da
Associazione Foemina APS · Trieste
in coorganizzazione con
Assessorato alla Cultura del Comune di Trieste
ideata e curata da
arch. Marianna Accerboni
in collaborazione con
Biblioteca Statale Isontina di Gorizia
Assessorato alla Cultura del Comune di Laveno-Mombello (Varese)
MIDeC - Museo Internazionale del Design Ceramico di Laveno-Mombello

media partnership
Il Piccolo / GEDI Gruppo Editoriale

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