Le due stanze

Le due stanze Segnalato da Maiozzi

Maiozzi

Categoria: Mostre

Data: dal 24 aprile 2010 al 04 maggio 2010

Indirizzo: Galleria La Pigna

Provincia: Roma

Orario di apertura: 16/20

E-mail: mauromaiozzi@alice.it


L’Associazione di Interscambio Culturale e Artistico «Recife-Ciampino» inizia nel 2010 il suo quarto anno di attività. Per festeggiare la ricorrenza ha organizzato la IV edizione della «Primavera Italo-Brasiliana»


LE DUE STANZE


Il primo incontro è intitolato «Le due Stanze». Si tratta di una mostra di pittura italo brasiliana con due artisti che insieme a noi hanno dato vita ad un bellissimo scambio culturale, partecipando ad incontri, serate, dibattiti e accogliendo artisti dell’una e dell’altra nazione.
Signore e signori, vi presento «Le due Stanze», con Mauro Maiozzi di Roma e Silvia Pantano di Recife. La mostra ha la pretesa di trasmettere la «soggettività» del progetto Recife-Ciampino, la nostra «missione» che ha come punto d’ arrivo la fratellanza tra i popoli e tra culture diverse. Quello che vedete è il percorso personale di due artisti, due singole mostre in una ampia Galleria che permette la loro distinzione: la stanza di Maiozzi e la stanza di Pantano.
Sono due percorsi artistici diversi. Quello che unisce è l’ adesione all’ interscambio, al dialogo, alla valorizzazione del proprio lavoro e ugualmente, al lavoro di un’ altro artista. L’ esperienza della reciprocità ha provocato questa mostra.

Stanza di Maiozzi.
Mauro Maiozzi inaugura una «stanza» con 10 quadri, dipinti sulle sue (ormai) inseparabili tele di juta, coperte di colori acrilici vivissimi, spesso mescolati al cemento, con ritocchi di tinta dorata. Un bell’effetto per chi le guarda, e può rilevare un certo movimento, che prima le sue figure non avevano. Il curioso nei dipinti di Maiozzi è anche soggettivo, pur mostrando al primo impatto: una donna, due donne, una penna, un bicchiere, lui stesso. Ma non è la scelta della figura che rivela l’arte; è come la figura è rivelata che diventa artistico. Mauro lo sa fare questo mestiere quasi istintivamente, senza rendersi conto che quello è un suo tesoro da esplorare, che gli fa comporre le sue opere da poter camminare da sole come figlie maggiori di questo artista che osserva profondamente tutto, senza che noi, gli osservati, ci accorgiamo della incredibile interpretazione che può uscire dalle sue mani.
Per chi non conosce Mauro Maiozzi, italiano di varie generazioni, lo definirei come il romano più brasiliano che conosco. Questo suo carattere, lo ha portato ad incrociarsi con il Brasile direi «definitivamente». Prima, incontrando Antonietta, brasiliana, con cui ha avuto due bei figli: Leonardo e Raffaele. Poi conoscendo il Brasile e i brasiliani, il sapore del cibo, la bellezza della natura, la ricchezza della musica. E come se non bastasse ha scoperto che era un artista grazie ad una giornalista brasiliana, al giudizio della quale fortunatamente ha creduto. Ed ecco che si mostra, invitato dal nostro Progetto, come sintesi di questi anni vissuti accanto a noi, sostenendoci e partecipando a modo suo: presente e silenzioso ma sempre interagendo. Come sapete, il silenzio è luogo di infinite possibilità di espressione, di significazione, e oso dire, questa «stanza» di Maiozzi è soltanto l’inizio.

La Stanza di Silvia.
I quadri di Silvia Pantano sono belli, colorati, vivi e con una precisa cura della luce. Sono realizzati partendo da una inquadratura frontale, della quale spesso non ci si rende conto: è la luce che fa la differenza, che ci ferma nel dettaglio. Sono fatti a olio, pazientemente studiati, con infinite pennellate nel tradizionale telaio bianco, dove lei porta di maniera molto elegante l’ambiente artistico brasiliano che li ha fatto artista. Recife è entrata per scelta e per irresistibile attrazione pittorica nelle sue opere. E’ facile da constatare: Lei dipinge quella terra meravigliosa, i suoi frutti esotici, la jaca, la carambola, il grappolo di fiori di banana, fiori di scimmia, la palma. Tante palme, straordinariamente in macro, con i dettagli appassionati che la caratterizzano e ci toccano, facendo risaltare, ancora una volta, che non è l’ovvio che immortala la tela, ma come l’artista lo rivela.
Come potremo scoprire durante i dieci giorni della mostra, Silvia è un’artista luminosa come le sue tele, allegra come le sue tele, forte come le sue tele, matura come le sue tele. Pantano è brasiliana, figlia della generazione italiana emigrata a San Paolo. Lei ha proseguito il suo viaggio andando a vivere nel nord-est del Brasile, a Recife, la città del nostro progetto. Silvia è una mia connazionale. L’ho conosciuta all’Istituto Dante Alighieri di Recife, proprio in occasione della presentazione del Progetto Recife-Ciampino, quando abbiamo lanciato la proposta di interscambio tra le due culture. Un anno dopo era a Ciampino. Le sue opere dovevano restare un mese per poi tornare in Brasile. Sono rimaste.
La stanza di Silvia Pantano si riempi di 10 quadri, sistemati in modo tale che insieme possono formare un panello.
Le due Stanze è in corso nella Galleria La Pigna, dal 24 aprile al 04 maggio 2010. Via della Pigna, 13. Roma. Tel 06.6781525.

Marinita Neves
Giornalista Video e Produttrice Culturale.
Organizzatrice del Progetto Recife-Ciampino

Revisione testo Vincenzo Fratta
 



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