Il paesaggio italiano in fotografia, 1950-2000

Il paesaggio italiano in fotografia, 1950-2000 Segnalato da Maria Santoro

Maria Santoro

Categoria: Mostre

Data: dal 07 settembre 2010 al 31 ottobre 2010

Indirizzo: Sale espositive provinciali - Corso Garibaldi

Provincia: Pordenone

Orario di apertura:

Sito internet: www.craf-fvg.it

Per informazioni: 0427-91453

E-mail: info@craf-fvg.it


II PAESAGGIO ITALIANO IN FOTOGRAFIA 1950–2000
Sale espositive provinciali di Corso Garibaldi - Pordenone
7 settembre – 31 ottobre 2010
Apertura: dal martedì al venerdì: 15:00-19:00
sabato e domenica: 10:00-19:00
8 settembre: 10:00-19:00
Chiusura: il lunedì INGRESSO GRATUITO
Info e prenotazioni: tel. 0434 231418 / fax 0434 231410 / cultura@provincia.pordenone.it

«Nella storia dell’arte – da Aristotele in poi antropocentrica – il paesaggio apparve di conseguenza relativamente tardi. Fu infatti solo nel Rinascimento che Leon Battista Alberti nel suo De Pictura descrisse scientificamente la prospettiva e di conseguenza si aprì al mondo la rappresentazione della città, delle sue forme e geometrie, mentre nel ´600 il geniale Lorenese (Claude Lorrain) rappresentò il paesaggio ideale, tra classicismo delle rovine romane e il naturalismo di impronta nordica. La fotografia, sin dalle sue origini guardò alla rappresentazione del paesaggio, ancor più con l’affermarsi del Grand Tour e delle avventure coloniali, offrendo una rappresentazione verosimile di luoghi per lo più sconosciuti e solo immaginati. La mostra ritrae il paesaggio italiano degli ultimi cinquant’anni del ventesimo secolo, evidenziando le differenti scuole di pensiero e proposte realizzate: dai pittorialisti come Riccardo Peretti Griva, Silvio Maria Bujatti, Renzo Pavonello, lo Studio Giacomelli di Venezia, Riccardo Moncalvo, ai fotografi vicini all’estetica crociana come Giuseppe Cavalli, Ferruccio Leiss, Federico Vender, Piergiorgio Branzi, Giuseppe Moder, Raffaele Rotondo, quelli de La Gondola come Gianni Berengo Gardin, Elio Ciol, Lucia Sisti, Gino Bolognini, Toni Del Tin, Fulvio Roiter, Giuseppe Bruno, Giorgio Giacobbi, Sergio Del Pero, Manfredo Manfroi, Paolo Monti…, i neorealisti come Gianni Borghesan, Luigi Crocenzi, Giuseppe Palazzi fino a Carlo Bevilacqua e Pietro Donzelli e altri autori come Bruno Stefani, il grande paesaggista del Touring Club Italiano e, attivi dagli anni ´60, Uliano Lucas, Carlo Cosulich, Carla Cerati, Ezio Quiresi, Toni Nicolini, Carlo Leidi, Ugo Mulas che fotografò le Cinque Terre per conto di Luigi Crocenzi che aveva "sceneggiato" la poesia di Eugenio Montale Meriggiar pallido e assorto e quindi due maestri tra i più importanti di tutto il Novecento: Mario Giacomelli e Franco Fontana. A partire dalla critica della "visione cartolinesca" si avvia il nuovo viaggio in Italia di Luigi Ghirri come emergono i paesaggi marginali, rappresentati da Guido Guidi, Marina Ballo, Isabella Colonnello, Vincenzo Castella, Andrea Abati, Gianantonio Battistella; i paesaggi interpretati da fotogiornalisti come Vittoriano Rastelli, Giorgio Lotti; Piero Raffaelli, il viaggio come scoperta di un territorio di Mario Cresci e Francesco Radino; poi il paesaggio fantastico di Luca Maria Patella e di Mario Sillani Djerrahian e la città invasa dalla pubblicità di Roberto Salbitani, la bellezza del Mediterraneo e la sua ricchezza culturale di Mimmo Jodice, Giuseppe Leone, Ferdinando Scianna, George Tatge, Marcello Di Donato, sino alla dimensione urbana di Gabriele Basilico, Olivo Barbieri, Luca Campigotto, Marco Zanta, Rosangela Betti e Cesare Colombo. Una parte dei fotografi italiani ha proseguito invece nella ricerca più tradizionale della bellezza del paesaggio come Davide Camisasca, Alberto Tissoni e Luca Gilli. Antonio Biasiucci ha rappresentato invece la forza della natura mentre elementi di storia dell’arte e di memoria dei luoghi sono stati introdotti da Vasco Ascolini, Cesare Di Liborio, Valerio Rebecchi, Stefano Cianci, Paolo Simonazzi, Bruno Cattani, Giovanni Ziliani. In ultimo, la mostra presenta la nuova visione del paesaggio oramai frammentato proposta da autori come Brigitte Niedermair, Massimo Vitali, Moreno Gentili, Rosa Foschi, Fulvio Ventura, Marco Signorini, Massimo Crivellari, Maurizio Bottini, Maurizio Montagna, Andrea Botto, Valerio Desideri, Marco Campanini e Maurizio Chelucci, Miranda Gibilisco. Infine, Gianluigi Colin ci riporterà indietro nel tempo, all’epoca di Piero della Francesca». Walter Liva Le circa 150 fotografie esposte alla mostra, oltre che dall’archivio del C.R.A.F., provengono dal Touring Club Italiano, dalla Fototeca 3M Italia di Milano, dal Circolo La Gondola di Venezia, dal Museo della Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo, dalla Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia, da L’AM – L’Arte Mostre di Roma, da collezioni private e dagli stessi Autori. La mostra, promossa dall’Amministrazione Provinciale di Pordenone con la collaborazione del C.R.A.F., curata da Walter Liva, verrà inaugurata martedì 7 settembre 2010 alle ore 18:00.

 



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