Fotografia,memoria e identità – nell’emigrazione dallo spilimberghese

Fotografia,memoria e identità – nell’emigrazione dallo spilimberghese Segnalato da Maria Santoro

Maria Santoro

Categoria: Mostre

Data: dal 18 dicembre 2010 al 16 febbraio 2011

Indirizzo: Spilimbergo, Corte Europa

Provincia: Pordenone

Sito internet: www.craf-fvg.it

Referente: CRAF

Per informazioni: 0427/91461

E-mail: info@craf-fvg.it


Verrà inaugurata il giorno 18 dicembre alle ore 18.00 presso Corte Europa a Spilimbergo la mostra Fotografia,memoria e identità – nell’emigrazione dello spilimberghese, realizzata dal CRAF con la partecipazione dell’EFASCE e della Presidenza della Giunta Regionale del FVG.
La mostra, curata da Walter Liva presenta circa 130 fotografie, larga parte delle quali sono preziosi originali d’epoca: le immagini raccolte narrano l’epopea del fenomeno migratorio dello spilimberghese da fine Ottocento sino agli anni ’50 del XX secolo, così da rappresentare l’intervallo più significativo di tale storica circostanza.
I nostri corregionali si sono misurati all’estero nelle più disparate attività:le fotografie ne documentano l’impiego in Sudamerica nel settore agricolo, in Europa nell’edilizia, nel terrazzo, nelle costruzioni, nel mosaico,nelle grandi opere quali ad esempio le ferrovie per l’Austria (negli scatti di Alois Beer) o la Transiberiana in Russia (nell’album di viaggio di Giovanni Simoni). Mosaicisti, in particolare, provenivano da Sequals: si ricordano a tal proposito Gian Domenico Facchina, Pier Antonio Cristofoli, la famiglia Odorico. Nel 1888 in America, mosaicisti e terrazzieri friulani fondarono la Mosaic and Terrazzo Worker’s Association of New York & Vicinity, quindi nel 1892 crearono a Philadelphia la Italian Marble and Mosaic Workers Company. Tra gli emigrati più illustri rappresentati in mostra Tina Modotti e il pugile Primo Carnera, che impiegato in Francia come semplice boscaiolo divenne poi l’emblema della nostra Regione e nazione come primo campione del Mondo italiano di boxe.
Tra le opere, provenienti da archivi pubblici e privati, numerosi sono i ritratti di gruppi al lavoro, note personalità, intere famiglie dell’area che da S. Giorgio della Richinvelda e Spilimbergo si sviluppa poi nella Val Tramontina, nella Val Cosa e nella Val d’Arzino.


Apertura:
18 dicembre 2010 – 16 gennaio 2011
giovedì-venerdì 16.00-19.30
sabato-domenica 10.30-12.30 – 16.00-19.30
chiuso il 25-31 dicembre, il 6 gennaio
aperto il 1 gennaio dalle 16.00 alle 19.00
 



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