Figura come essere, mostra personale di giuseppe palumbo

Segnalato da Satura Art Gallery

Satura Art Gallery

Categoria: Mostre

Data: dal 26 settembre 2015 al 10 ottobre 2015

Indirizzo: Piazza Stella 5/1

Provincia: Genova

Orario di apertura: Inaugurazione ore 17.00; apertura da martedì a sabato ore 15.30-19

Sito internet: www.satura.it

Referente: Flavia Motolese

Per informazioni: 010 2468284

E-mail: info@satura.it


Giuseppe Palumbo riesce a coniugare nelle sue opere tutta la forza della materia ed un profondo sentimento di liricità. Ha iniziato il suo percorso artistico, dedicandosi alla scultura e dimostrando uno spiccato interesse per la plasticità dei corpi: l’utilizzo di diversi materiali denota la volontà di indagarne la struttura interna con un approccio di meditato verismo per cogliere l’interazione della luce con la materia, la corporeità delle cose. Le sculture di Palumbo mostrano chiaramente come sia centrale nella sua ricerca la questione della forma, quale elemento fondante e enigma da dirimere con cui l’artista deve confrontarsi per arrivare a comprenderne la realtà. La concretezza della materia e la scelta di definire solo per sommi capi la figura, lasciando alcune parti abbozzate, accentua l’intensità espressiva dell’opera. Le figure femminili in terracotta in cui non sono definiti volti e dettagli, ma l’attenzione è focalizzata sui volumi, sembrano derivare da un impeto creativo subitaneo, scaturito per cogliere la loro essenza e dominare i segreti della forma e dei volumi. In altre sculture prevale la sintesi formale, come negli animali, in cui la figura è definita da una struttura metallica avvolta da garze immerse nel gesso. L’artista esegue una sorta di scarnificazione del corpo dal suo interno, lo evoca come apparenza, lasciandone intuire l’ineluttabile caducità, fino ad approdare ad opere in cui l’estrema sintesi delle forme rende l’illusione del movimento e della contemporaneità dei piani prospettici. Approdato, in un secondo momento, alla pittura, Palumbo richiama con i suoi ritratti un senso di rarefatta atemporalità, la materia pittorica è di classica memoria, mentre i soggetti e l’indagine psicologica che trapela sono figli della contemporaneità. La purezza delle forme e la linearità della composizione denotano la dimestichezza con la statuaria,le tonalità diffuse, a tratti opache egli scarti tonali richiamano atmosfere sospese di morandiana memoria. La riduzione degli sfondi a campiture uniformi, quasi monocrome, concentra l’attenzione sul soggetto prediligendo il taglio fotografico della rappresentazione e intensificando la modellazione dei personaggi in senso plastico. Palumbo si dedica anche alle nature morte e al paesaggio: i giochi chiaroscurali, il chiarore diffuso, gli impasti materici nelle tonalità dell’ocra e del verde restituiscono immagini di un universo interiorizzato senza perdere il contatto con l’elemento naturalistico reale che le ha ispirate. L’artista dimostra come sempre una grande sensibilità, approdando ad esiti figurativi di ieratica purezza e armoniosa composizione.

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