Anima D'acciao

Categoria: Mostre

Data: dal 05 aprile 2008 al 23 aprile 2008

Indirizzo: Associazione culturale satura

Provincia: Genova

Orario di apertura: dal martedì al sabato, dalle 16:30 alle 19:00

Referente: mario napoli

Per informazioni: 0102468284

E-mail: info@satura.it


SATURA associazione culturale   centro per la promozione e la diffusione delle arti

piazza Stella 5/1, 16123 Genova tel/fax: 010.246.82.84 // 010.66.29.17 cell. 338.291.62.43

e-mail: info@satura.it   http:// www.satura.it

 

COMUNICATO STAMPA

 

 

 

 

 

 

sabato 5 aprile 2008 ore 17:00

sala portico - inaugurazione

 

< ANIMA D’ACCIAIO >

mostra personale di Barbara Danovaro

 

a cura di Marcello Danovaro

 

aperta fino al 23 aprile 2008

dal martedì al sabato ore 16:30 – 19:00

chiuso lunedì e festivo

 

Genova, SATURA associazione culturale

 

 

 

L’esigenza di misurarsi con l’espressività della materia pittorica è alla base del lavoro artistico di Barbara Danovaro. Un mondo fatto di ferrovie, fabbriche, ponti, stabilimenti, acciaierie ci viene restituito come il lascito testamentario di un’umanità ormai estinta. Un paesaggio lunare dove giganteggiano le moderne cattedrali dell’agire umano, forme in cui si è esaurito il senso più proprio del fare, del produrre. Non c’è aspettativa né fiducia nello sviluppo tecnologico, nella techné come riscatto salvifico, il tempo è fermo e sospeso come lo sono le emozioni più profonde. E’ morto il sogno dell’avanguardia che vedeva nell’industrializzazione il segno della vitalità interna ed esterna della società che si forma e si trasforma. Lo spazio industriale diventa così non più una realtà oggettiva, ma la rappresentazione mitica della struttura della coscienza. Per questo l’utilizzo della pittura come lo strumento migliore per imprimere emotivamente il campo della rappresentazione. La materia pittorica diventa una sostanza sensibile e impressionabile che assorbe le sensazioni, appiattendo i volumi ed estendendo il tempo. Tutto il vissuto diventa materia pittorica e come ogni materia manipolata si fa memoria, qualcosa di nostro che si estrania da noi ed esiste per conto proprio. L’utilizzo del colore come tono costante di una percezione interiore si mescola al cupo e al nero e al pallore baluginante di uno spazio amorfico, come informe è la coscienza che ha prodotto le architetture industriali. Il messaggio sociale che si scorge nell’alienazione dei luoghi coincide con la dimensione esistenziale, l’assenza della natura è l’essenza della natura umana che tinge ogni esperienza sensibile del proprio timbro emotivo.

Per Barbara Danovaro l’arte è l’esercizio quotidiano della pittura teso a colmare il vuoto tra gli spazi e la soggettività per recuperare il senso smarrito di un destino comune.

 

Con preghiera di pubblicazione e/o divulgazione.

 



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